“Stai fermo!”, “Non giocare con il cibo”, “Vuoi stare al tuo posto?”, queste e tante altre sono le frasi che si sentono ripetere ai bambini pur di farli stare seduti a tavola per mangiare.
Che fare dunque per non trasformare ogni volta quello che dovrebbe essere un piacevole momento in famiglia, in una guerra continua? Ecco qualche trucco e regola da seguire per educare i bambini al corretto comportamento da mantenere a tavola.
Come educare i bambini a tavola
È importante innanzitutto ricordare che i bambini devono essere preparati per apprezzare il momento del sedersi a tavola, stare tutti insieme e mangiare: si tratta di una consapevolezza che va loro infusa con calma e pazienza, permettendo loro di acquisire le capacità di mangiare correttamente, piano e bene, senza rifiutare quello che gli viene proposto e sottolineando come ogni cibo vada a contribuire al suo percorso di crescita. Spesso infatti, soprattutto fino agli 8-10 anni di età, i bambini vedono il momento del pasto come un intercalare tra le altre attività del giorno: al contrario, va insegnato loro che è un’occasione di condivisione, e che una corretta alimentazione è fondamentale per il loro sviluppo. Si insegna dunque ai bambini a stare a tavola con un metodo ben organizzato e graduale, che coinvolge tutti i membri della famiglia e che faccia sentire il bambino a proprio agio.
Cosa fare quando cominciano i capricci
I bambini possono innervosirsi o annoiarsi facilmente, specie in quelle occasioni come pranzi o cene al ristorante, in cui è previsto un gran numero di portate: è fondamentale, per evitare i capricci, farli sentire coinvolti tutti il tempo, senza insistere eccessivamente se ad esempio non vogliono mangiare qualcosa di specifico o vogliono alzarsi, scendendo a compromessi ma facendosi rispettare. Nel caso in cui inizino i capricci, non arrabbiatevi o sfogatevi contro il bambino: questo potrebbe esasperarlo ulteriormente, mentre spesso e volentieri si tratta di capricci passeggeri, che passano da soli. Se è piccolo, potrebbe piangere perché costretto a usare le posate: permettetegli invece di esplorare il cibo con le mani, introducendo le posate gradualmente, magari con un set pensato apposta per la loro età, mostrandogli come anche gli adulti le usino sempre. Non costringetelo a mangiare tutto fino all’esasperazione, ma ascoltate le sue esigenze: potrebbe avere più fame per aver fatto tanto movimento, oppure meno perché è stata una giornata tranquilla. Così facendo, sarà più stimolato a restare a tavola. Evitate distrazioni come la televisione o i videogiochi (se vi trovate nella situazione del pasto fuori casa, proponetegli libri o disegni da colorare) mentre si è a tavola e concentratevi sull’obiettivo primario di quest’occasione: mangiare, condividere pensieri ed emozioni, stare insieme, stando tutti seduti insieme, fino alla fine.
Le 5 regole da seguire
Ecco qualche trucchetto per insegnare ai bambini a restare a tavola per tutto il tempo necessario:
- Coinvolgetelo nella preparazione: un trucco per stimolare il bambino è chiedergli di partecipare alla preparazione del pasto (dallo scegliere il tipo di pasta al lavare la verdura) e della tavola, per trasmettere la sensazione di avere un ruolo importante nella routine che accompagna i pasti, rendendolo più contenti di stare a tavola.
- Proponete piatti creativi: attraverso cibi di diversa forma, colore e consistenza, svilupperete nel bambino la curiosità verso quelli che saranno poi i piatti della tavola, pensando eventualmente a delle alternative di contorno per assicurare che il suo interesse permanga anche durante il pasto, ma senza modificare troppo il menù del resto della famiglia.
- Fatevi avanti, ma senza insistere: per stuzzicare il suo interesse, offritegli dei cibi diversi dal solito ma senza obbligarli a mangiare. Lasciate che, con il tempo e con il continuo vedere lo stesso piatto a tavola, si interessi lui personalmente a sperimentare qualcosa di nuovo.
- La convivialità è tutto: seduti intorni allo stesso tavolo, tutti i membri della famiglia, bambini inclusi, devono partecipare alla conversazione, che deve prevedere delle domande e dei momenti fatti a misura di tutti.
- Un momento creativo: fino ai 6 anni, permettete al bambino di sedersi a tavola con il suo gioco preferito, ma introducete fin da subito dei set di posate, piatti e bicchieri divertenti e colorati, che riescano a intrattenerlo nel momento del pasto.