Come combattere il caos in cameretta

I genitori ormai lo sanno bene: dove ci sono i bambini spesso ci sono ambienti disordinati e, su tutti, spicca la loro cameretta, nella quale la “battaglia” per riportare un minimo di ordine si svolge quasi su base quotidiana.

Considerando che oggetti, giochi e vestiti si accumulano nel tempo, questo problema potrebbe presto sfuggire di mano: ecco dunque che insegnare ai bambini l’essere ordinati rappresenta uno step da affrontare il prima possibile, per garantire la giusta armonia nell’ambiente domestico e per evitare di impazzire. Cominciando proprio da qui, dalla cameretta!

Bambini e disordine: quando il caos regna

Ordine è sinonimo di benessere e di rispetto: un ambiente disordinato, in particolare modo la camera del bambino, che rappresenta il suo mondo e uno dei posti che frequenta maggiormente, è sinonimo di malessere, che riduce notevolmente quella sensazione di comfort e di entusiasmo che si prova nell’entrare in una stanza ordinata. Di conseguenza, se il caos regna sovrano, un bambino non trova lo spazio ideale dove sfogarsi, dove giocare e dove esprimersi al meglio.

Soprattutto in età scolastica, quando ha bisogno di uno spazio definito per il “dovere” e uno per il “piacere”, se questi angoli non sono ordinati, possono provocare sentimenti negativi nel bambino. Per non parlare dello stress accumulato dai genitori in una situazione simile, dove perdono le speranze non solo rispetto alla prospettiva di vedere finalmente la camerata ordinata per del tempo ragionevole, ma anche nel bambino, rischiando quindi di accusarlo o di lasciarsi andare a commenti che potrebbero minare la sua autostima.

L’importante dunque, è mantenere la calma e mostrare al bambino tutti i vantaggi dell’ordine, per infondere in lui il senso della responsabilità e per mettere (finalmente) fine alla lotta contro il caos!

Quando la situazione diventa ingestibile

Per quanto la situazione ci sembri fuori controllo, l’importante è evitare scenate che potrebbero al contrario a peggiore la situazione, invogliando ancor meno i bambini ad avvicinarsi al mondo dell’ordine. L’insegnamento deve essere graduale, guidato e positivo per fare in modo che sia efficace, dando in primis il buon esempio: se infatti la casa è ordinata, allora i bambini saranno più incuriositi ad avvicinarsi a questo aspetto in quanto influenzati dall’atmosfera circostante e prendendo spunto dalle azioni dei genitori.

L’ordine non deve essere un’imposizione, ma un’abitudine che si instaura in base anche all’età e alle capacità del bambino: non si può pretendere troppo da un piccolo, mentre al contrario si può coinvolgere in quasi tutte le attività di riordino un bambino più grande partendo proprio dall’ambiente che meglio conosce, la sua cameretta. Mostrandogli piano piano tutta la bellezza di uno spazio pulito (specialmente il suo), sarà portato sempre più a essere ordinato e invogliato a mantenere questa condizione il più a lungo possibile.

Alcune regole per indirizzare i bambini all’ordine

Fermo restando che gli “obblighi” devono essere adeguati all’età e supportati da un atteggiamento propositivo, ecco alcuni spunti per invogliare i bambini al mondo dell’ordine:

  • Responsabilizzazione: I bambini che sanno che uno spazio è loro (come ad esempio la cameretta) lo terranno in ordine più volentieri; cercate di conseguenza di creare un ambiente fatto su misura per loro (con mobili, divisori e accessori pensati per i loro impegni ed età, usufruendo anche di etichette e ceste) in modo tale da agevolare il compito del riordino.
  • Decluttering: ogni tanto è necessario per garantire l’ordine. Insegnare a non accumulare infatti è un passaggio fondamentale per evitare che il superfluo e il rotto si mischino al necessario e all’utile, e questo vale anche per l’abbigliamento.
  • Rendersi disponibile: almeno all’inizio, riordinare la stanza può diventare una bella occasione per passare del tempo con i bambini tra musica, attimi di gioco e tante risate! Se i bambini vi vedono coinvolti nell’attività, saranno spronati a portarla avanti anche da soli.
  • Premiare: ogni tanto è necessario gratificare il lavoro svolto e far sentire i bambini soddisfatti dei traguardi raggiunti. Per questo non bisogna sottovalutare l’importanza dei premi per far capire ai piccoli che sono sulla strada giusta e che devono continuare così!