Disciplina positiva e attenzione positiva

La parola disciplina, spesso, viene associata ai concetti di punizione e controllo, severità e imposizioni molto rigide.

In realtà, non ha nulla a che vedere con essi! Infatti, significa guidare e insegnare. I genitori che disciplinano correttamente i propri figli, gli insegnano a comportarsi bene e in maniera responsabile. Andiamo alla scoperta della disciplina positiva e del concetto di attenzione positiva.

Perché i bambini si comportano male?

A chi non è mai capitato di vedere un bambino comportarsi male? I bambini, nella grande maggioranza dei casi, si comportano in maniera scorretta quando si sentono male con se stessi o quando sono lontani dagli adulti di riferimento. I genitori si chiedono cosa sia possibile fare per fermare questo tipo di comportamenti, ma in molte di queste occasioni non è necessario fare nulla, dato che la disciplina più efficace affinché i piccoli imparino cosa è giusto e cosa è sbagliato è quella che ha a che vedere con l’attenzione positiva.

Un’educazione troppo severa

Molti genitori, invece, credono che un’educazione severa sia la migliore per far sì che i bambini imparino a comportarsi bene ma in realtà l’effetto più probabile è quello di crescere bambini che non si sentono a loro agio con se stessi e che si comportano peggio degli altri. In passato, tante famiglie non avevano le risorse per poter sapere quale tipo di educazione fosse più adeguata e, quindi, ricorrevano a sculacciate e sberle. I bambini, di ieri e di oggi, che ricevono sculacciate o schiaffi hanno più difficoltà a regolare le proprie emozioni e hanno dei problemi ad instaurare un rapporto con gli altri e con se stessi.

Dare la giusta attenzione

I più piccoli imparano molto meglio quando si sentono ascoltati ed apprezzati: la disciplina autoritaria o impositiva farà sì che si sentano soltanto insicuri e che assumano un comportamento scorretto. I castighi e le grida non sono mai una buona scelta. L’aspetto più importante della disciplina è proprio l’attenzione. Facciamo un esempio, quando un bambino piccolo piange e un genitore si avvicina a lui, si accorge che piangendo arriva qualcuno, lo prende in braccio e si prende cura di lui. I piccoli si nutrono dell’attenzione dei loro genitori: quando non ne ricevono abbastanza, trovano il modo di attirarla facendo spesso qualcosa che non può essere ignorato, come piagnucolare o rispondere male. In questo modo, però, l’attenzione viene concessa in modo negativo, sgridando, criticando, o punendo.

Come mettere in pratica l’attenzione positiva

Per mettere in pratica la disciplina positiva, servono diversi strumenti, come l’empatia e la comunicazione. Padri e madri, mostrando comprensione e affetto al bambino, stabiliscono una relazione con lo scopo di ottenere atteggiamenti rispettosi. Se si vogliono prevenire e diminuire i comportamenti negativi è necessario fare una sola cosa: dare ai propri piccoli dosi più frequenti di attenzione positiva. Un sistema molto semplice è quello di annotare su un diario, per una settimana, tutte le interazioni con il proprio figlio. È utile per capire il metodo che quest’ultimo adopera per ottenere l’attenzione. Molti dei suoi comportamenti fastidiosi potrebbero essere delle strategie per cercare attenzione. Una volta che i genitori saranno più consapevoli del loro modo di comportarsi con il figlio, saranno anche maggiormente in grado di sostituire l’attenzione negativa con quella positiva.

Altri consigli utili

Per dare attenzione positiva ai bambini, dovremmo cercare di complimentarci con loro quando si comportano bene. Nel momento in cui i nostri piccoli sistemano in ordine i giocattoli, oppure ci aiutano nelle faccende domestiche, potremmo mostrargli il nostro apprezzamento. In questi casi, sarebbe utile che ogni genitore facesse dei complimenti al proprio figlio, evitando frasi generiche e facendogli comprendere che siamo contenti che si sia comportato in quella determinata maniera. È sempre meglio apprezzare le cose positive che rimproverare per quelle negative. Un altro consiglio prezioso è, per esempio, giocarci assieme colorando disegni, facendo puzzle o intrattenendolo con giochi adatti alla sua età. Un altro suggerimento consiste nel coinvolgerlo quando facciamo la spesa oppure chiedergli di tanto in tanto cosa preparare per cena. Con questo sistema sarà più facile farsi ascoltare senza alzare la voce e i bambini saranno, sicuramente, più sereni.