Se il neonato inarca spesso la schiena e la testa, è difficile da calmare o da tenere in braccio, non è raro che, così facendo, manifesti i sintomi di ipertonia muscolare. Ma quali sono le cause e quali le conseguenze? E come intervenire per correggere questo problema? Ecco cosa sapere a riguardo.
Quando si parla di ipertono del neonato
L’ipertonia è caratterizzata da un eccessivo tono muscolare nel bambino dovuto ad una momentanea immaturità del sistema nervoso. Essendo momentanea per l’appunto, non si tratta di una patologia seria, in quanto i sintomi svaniscono non appena il sistema nervoso si sviluppa completamente. Tra i segnali che indicano un’ipertonia, troviamo: il fatto che il piccolo poppi più della media e faccia evidente fatica a stare attaccato al seno, che tenda le gambe e che inarchi la testa e la schiena. Spesso a questi sintomi si associano anche dei rigurgiti e delle colichette causate dall’aria intestinale. In ogni caso, non conviene allarmarsi subito se si notano tali comportamenti del piccolo ma, nel dubbio, conviene sempre rivolgersi al proprio pediatra per valutare insieme la situazione. Per calmare un bambino con ipertonia, sono utili le carezze e le coccole (in quanto rilassano i muscoli), allattarlo sdraiate sul fianco ed eventualmente aiutarlo con della ginnastica linguale.
Quali sono i campanelli d’allarme in caso di ipertonia neonatale
I campanelli d’allarme che segnalano l’ipertonia neonatale sono dati da alcuni comportamenti osservabili durante l’allattamento o nel cambio del pannolino: durante l’allattamento ad esempio, i bambini ipertonici sono difficili da tenere in braccio, inarcano la schiena all’indietro e faticano a rilassarsi o a farsi coccolare, sebbene siano in un ambiente sereno. Durante il cambio del pannolino invece, flettono con forza le gambe, tanto che a volte è difficile cambiarli e, se nervosi, si stendono talmente tanto da formare una posizione ad arco detta opistotono. I bambini ipertonici non hanno solitamente difficoltà nel controllare il capo, ma possono averne nell’imparare a rotolare. Inoltre, quando il bambino ipertonico è in posizione supina, non riesce ad afferrare i piedini portandoli alla bocca perché la muscolatura estensoria forte rende difficile l’esecuzione di tale esercizio. Nei casi in cui verrà diagnosticata l’ipertonia non legato a patologie più complesse, basteranno i consigli di un terapista e alcune sedute di riabilitazione psicomotoria.
Le cure quotidiane per il neonato ipertonico
Se il pediatra non ritiene necessario l’intervento di un terapista, esistono degli accorgimenti quotidiani da adottare per aiutare il neonato ipertonico fino alla scomparsa del disturbo. Ad esempio, cullarlo dolcemente prima della poppata servirà ad abbassare il suo tono muscolare e a calmarlo; inoltre, conviene allattarlo sdraiate sul fianco, adagiandolo su una superficie solida e stabile. Se il bambino poi spinge fuori la lingua, può essere utile provare la famosa ginnastica linguale, che consiste nell’inserire il dito indice delicatamente nella bocca del piccolo, ed esercitare una pressione leggera ed uniforma sulla lingua per rilassarla. Non appena il piccolo inizia a succhiare, basta premere con dolcezza verso il basso per rilassare la lingua e per abituare il piccolo a poppare correttamente. Questo esercizio va ripetuto più volte al giorno, così da aiutare il neonato a stabilizzare la sua lingua e rendere sereno il momento dell’allattamento, evitando inoltre la comparsa di colichette: se quest’ultime dovessero presentarsi nonostante tutto, conviene consultarsi con il medico per l’assunzione di farmaci appositi. Sono poi indicati dei giochi rilassanti, proposti uno per volta in sequenza e non tutti insieme per evitare stimoli eccessivi, della musica leggera per accompagnare il momento del bagnetto ad esempio e l’evitare luci troppo forti.