Quando il neonato dorme solo in braccio: alcuni consigli

Sembrerebbe non esserci soluzione per cambiare questa abitudine: il neonato dorme infatti solo in braccio a mamma o a papà e, al massimo, a nonni o babysitter, mentre appena si tenta di metterlo a dormire nella culla ecco che si sveglia, iniziando a piangere disperatamente, in un circolo vizioso che rischia di farsi impegnativo. Genitori, non disperate anche voi! È una reazione totalmente naturale che si può “indirizzare” verso il dormire tranquillamente nella culla in modo piuttosto semplice. Come? Scopritelo qui!

Come fare per addormentare il bambino da solo e non in braccio?

Sono tantissimi i neonati che dormono solo in braccio ai genitori e questo è dovuto al fatto che il contatto con mamma e papà li rassicura, portandoli a dormire più serenamente mentre, al contrario, il distacco potrebbe portarli a svegliarsi e a piangere perché disorientati dalla lontananza dei genitori. Si tratta dunque di un vero e proprio bisogno fisiologico che non ha comunque effetti negativi sulla crescita del neonato: se i genitori sono felici di coltivare questo contatto quasi constante, non c’è nulla di male. Ma come fare per facilitare il passaggio dal dormire in braccio alla culla?

Si tratta di un percorso che richiede tempo e calma e che non presenta una regola universale o un periodo di riferimento, ma ci sono indubbiamente alcuni trucchi che possono tornare utili: ad esempio, si consiglia di utilizzare cuscini e coperte, o degli appositi riduttori, per creare spessore nella culla e far sentire il neonato il più contenuto possibile. In alternativa, si possono utilizzare delle fasce contenitive pensate per mantenere una temperatura ideale. Nei primi tempi, sono poi consigliate le culle per il co-sleeping che si possono affiancare al letto dei genitori e che possono poi essere ricomposte nelle classiche culle per neonati. Infine, mettetelo nella culla mentre è ancora sveglio, restandoli vicino fino a quando non si addormenta per rendere più sereno questo passaggio.

Come togliere il vizio di stare in braccio a un neonato?

Ribadendo ancora una volta che il contatto è importante tanto per il neonato quanto per il genitore, e che non esistono tempistiche o regole che si adattano a tutti nello stesso modo, se si vuole “allontanare” il piccolo dal bisogno costante di stare in braccio, possono tornare utili alcuni accorgimenti: ad esempio, all’inizio si possono utilizzare delle fasce che, mentre soddisfano il suo bisogno di stare attaccati a voi, vi permettono un margine d’azione più amplio. Inoltre, bisogna imparare a distinguere il pianto del piccolo per capire le sue reali necessità, senza accorrere per prenderlo in braccio istintivamente ed evitando in questo modo di dar vita ad un circolo vizioso.

Infine, osservate attentamente le sue reazioni: se si ritrova interessato ad osservare o fare qualcosa, quello è il momento giusto per staccarlo da voi, perché sarà troppo impegnato in quel che sta facendo per accorgersi del cambiamento. E ricordatevi di avere pazienza e di essere gentili sia con voi stessi che con lui per far sì che tutto ciò avvenga nel modo più sereno possibile!

Come abituare il bambino ad addormentarsi da solo?  

Addormentarsi da solo è un momento importante per il piccolo, ma può allo stesso tempo rappresentare una criticità, in quanto sente il distacco e una “sensazione di abbandono” che potrebbe essere difficile da gestire: per questo è bene impostare un rituale per la nanna per rassicurarlo, in quanto le azioni abitudinarie hanno un effetto rasserenante. Se sa cosa lo attende infatti, affrontano questo momento con maggior tranquillità e, sul lungo andare, questa procedura può essere fatta anche da una figura diversa dal genitore, come nonni o babysitter.

È bene dunque mantenere un orario fisso per andare a letto, eseguire sempre gli stessi gesti e portarlo a rilassarsi per mezzo della lettura di storie ad esempio. È utile poi adottare un oggetto transizionale (come un pupazzo) per tenere loro compagnia e aiutarli soprattutto in caso di risvegli notturni. Infine, non fatelo mettere a letto solo dalla mamma: il piccolo infatti deve accettare l’aiuto del papà anche in questa fase e, di conseguenza, sarà più semplice poi abituarlo anche alla presenza di altre figure.