Seggiolino auto: tutto ciò che bisogna sapere

Già dai primi momenti di gravidanza, ogni genitore si sbizzarrisce su acquisti di vario genere per essere pronto e preparato nel momento in cui nascerà il bambino. Solitamente si parte da vestitini, ciucci e scarpette per poi orientarsi su oggetti più impegnativi come la carrozzina, il lettino e il seggiolino auto.

Il mercato offre veramente tantissimi modelli, che spesso mandano anche in confusione i futuri genitori. Soprattutto riguardo al seggiolino, garante della sicurezza in auto, siamo a conoscenza di quali caratteristiche deve essere dotato? Ecco alcuni chiarimenti che potranno essere utili.

Viaggi in sicurezza

Al giorno d’oggi gli spostamenti in macchina sono all’ordine del giorno, a volte, anche solo per percorrere pochi metri o km. Per questo motivo è obbligatorio adottare sistemi di sicurezza efficaci e certificati sia per se stessi che per il proprio bambino. La scelta del seggiolino per l’auto non è da prendere alla leggera poiché quello sarà l’oggetto che potrebbe salvare la vita dei piccoli in caso di incidente. Molti sono i fattori da considerare, le conformità del prodotto secondo le norme vigenti e le omologazioni per garantire il massimo dell’affidabilità e della sicurezza.

Senso di marcia o contrario?

Sin dall’uscita dall’ospedale dopo la nascita e fino ai 36 kg di peso, è obbligatorio mettere in sicurezza il piccolo con un seggiolino adatto all’auto.
La normativa ECE R44 avente per oggetto la regolamentazione dei dispositivi di ritenuta per bambini in auto, al punto 04 specifica l’utilizzo dei seggiolini in senso contrario rispetto al senso di marcia, questo per almeno i primi 15 mesi, sino ai 9 kg di peso, ma se possibile è utile mantenerlo finché il bambino riesce a starci in maniera confortevole. La posizione al contrario è fondamentale perché permette di ridurre notevolmente il rischio di danni nel caso di incidenti. Facendo un esempio, in un incidente frontale, procedendo a una velocità di 50 km/h, un bambino seduto nello stesso senso di marcia subirebbe una sollecitazione meccanica pari almeno a 200 kg. Nel caso opposto invece, seduti nel senso contrario, la sollecitazione si ridurrebbe a 60 kg.

Protezioni

La normativa i-size prevede una maggiore attenzione riguardo alla combinazione tra altezza e peso del bambino. Tale normativa prevede che tutti i dispositivi auto vengano pensati e prodotti con particolari ganci isofix.
Una volta superati i 15 kg e quando le spalle del bambino superano di almeno 2 cm le fessure più alte delle cinture e con il poggiatesta più elevato possibile, è possibile passare al booster, un rialzo con schienale. Molta attenzione va posta su questo seggiolino, perché deve essere prodotto con delle protezioni laterali, utili in caso di sonnellini per mantenere una posizione di sicurezza. Sempre meglio quindi affidarsi all’utilizzo di particolari seggiolini pensati proprio per bambini dai 18 ai 36 kg con maggiori supporti.

Cinture

I bambini, soprattutto se piccoli, hanno bisogno di essere protetti maggiormente nel seggiolino con apposite cinture di sicurezza per mantenere il bimbo nella posizione corretta. Alcune aziende stanno infatti studiando dei supporti specifici con sistemi di ritenuta a cinque punti che bloccano il bambino nelle parti più rigide del corpo come le spalle e le anche, per riuscire a subire un impatto meno aggressivo sul corpo.
Se il bambino venisse trattenuto nella parte inferiore dell’addome, in caso di incidente, potrebbe avere dei seri problemi come un trauma addominale provocato dal piegamento in avanti.
Le cinture, anche solo per viaggi di pochi minuti, devono sempre essere allacciate correttamente secondo le istruzioni per evitare problemi durante gli incidenti e per far si che il bambino non riesca a scendere dalla seduta.