Bambini troppo vivaci: come comportarsi

“I bambini, fin dalla tenera età, possono dimostrare un atteggiamento esuberante in diverse situazioni, sono pieni di energie e sempre in movimento: ma quando questi atteggiamenti diventano “troppo”?

Cosa porta un piccolo a diventare troppo vivace, agitato e addirittura in certi casi, aggressivo? Come si può intervenire per limitare il loro comportamento? Ecco alcune linee guida utili per gestire al meglio i bambini iperattivi senza perdere la pazienza.

I bambini troppo vivaci

Che i bambini siano espansivi e allegri è un bene: è nel momento in cui diventano irrequieti e intrattabili che è opportuno intervenire per non sfociare in drammi inutili che portano all’esaurimento non solo il piccolo, ma anche i genitori. Spesso, un bambino particolarmente attivo vuole comunicare agli adulti il bisogno di maggiore attenzione o l’insoddisfazione nei confronti dell’ambiente o della situazione circostante, un episodio che si verifica spesso quando arriva in famiglia un nuovo bambino/a e gli sembra di non essere più una “priorità”: ecco allora che non sta mai fermo, è agitato, scontroso e non conosce pace.

Anche la moltitudine di stimoli a cui è sottoposto ogni giorno, soprattutto quelli tecnologici, possono portarlo ad esagerare nel comportamento: assistere ad esempio a scene di scontri nei cartoni animati o nei film, può accrescere la sua “rabbia”. Il più delle volte tuttavia si tratta di un metodo per attirare l’attenzione, ed è una situazione che si riscontra soprattutto nei contesti in cui mancano delle regole o dei limiti precisi: se il piccolo si sente legittimato a fare tutto, e sa di averla vinta ogni volta che diventa ingestibile, per i genitori può diventare una vera e propria sfida controllarlo. È importante dunque capire la natura della sua vivacità e incanalare l’energia in eccesso verso attività rilassanti e produttive.

Quando da vivaci diventano aggressivi

A volte, può capitare che il temperamento eccessivamente vivace di un bambino sfoci in atteggiamenti aggressivi: questo si verifica soprattutto nei contesti famigliari con relazioni affettive complesse e assenza di linee guida efficaci. È a tal punto che i bambini si fanno rancorosi, non vogliono ascoltare e non riescono a mantenere uno stato di tranquillità: può capitare, di conseguenza, che diventino maleducati nei confronti non solo dei coetanei (rubando loro i giochi o facendo dei dispetti), ma anche degli adulti (come insegnanti e genitori), rifiutandosi di fare quello che viene detto loro ed esplodendo in scatti d’ira o nel pianto. Un bambino aggressivo altro non è che un bambino che, inconsapevolmente, sta chiedendo aiuto, ed è impossibilitato a incanalare correttamente emozioni forti come la tristezza. Spesso si tratta di episodi passeggeri ma, nel caso in cui la situazione dovesse persistere, è opportuno che i genitori si confrontino con le educatrici (se il piccolo è già in età scolastica) o con il pediatra, per valutare insieme quali comportamenti e soluzioni adottare.

Come gestire un bambino troppo vivace

Ci sono alcune regole e trucchi essenziali per trovare un punto d’incontro con un bambino troppo vivace e per placare i suoi sentimenti, ve ne illustriamo di seguito alcuni:

  • Non urlare: di fronte alle urla, il bambino sentirà crescere in lui la rabbia e l’agitazione, di conseguenza sarà portato a continuare con i capricci. È molto meglio mostrarsi calmi e controllati, per infondere nel piccolo la consapevolezza che non c’è nessun motivo per cui essere agitato e che, anzi, è opportuno smorzare i toni per ricercare il benessere interiore. Anche parlargli con voce pacata, ma ferma e concisa, è importante affinché il bambino assimili chiaramente quello che gli viene detto.
  • Comunicare: mostrare al bambino che si comprende la sua rabbia e fargli capire che è un’emozione che si può contenere e gestire fa la differenza, in quanto lo farà sentire considerato, compreso e lo porterà a tranquillizzarsi.
  • La giusta attenzione: per evitare il sorgere della rabbia, è opportuno approfittare dei momenti di calma per dedicare al piccolo del tempo, giocando insieme e lontani dalla tecnologia, gratificandolo inoltre quando si comporta bene. Se non si sentirà tralasciato, non sentirà di conseguenza l’esigenza di attirare l’attenzione con sfoghi troppo esuberanti.
  • Essere coerenti: stabilire delle regole e rispettarle con coerenza è essenziale per veicolare correttamente la crescita del bambino; se invece si sente allo sbaraglio, o se i genitori si dimostrano troppo permissivi nei suoi confronti, si rischia di renderlo esigente e intransigente nei confronti delle figure autoritarie.