Si sente parlare spesso della doppia pesata e della sua effettiva utilità: facciamo dunque chiarezza su un tema parecchio discusso per capire nello specifico in cosa consista e a cosa serve.
Che cos’è la doppia pesata
La doppia pesata è un metodo utilizzato per controllare il peso e la crescita dei neonati durante i primi mesi di vita, e consiste nel pesare il bambino prima e dopo ogni poppata, capendo in questo modo la quantità di latte assunta di volta in volta e le conseguenti variazioni di peso. Si tratta di una metodologia molto utilizzata in passato a cui oggi si ricorre prevalentemente nelle nursery durante i primi giorni di vita di un bambino.
Quando è consigliata la doppia pesata e come si mette in atto
La doppia pesata è consigliata solo quando persistono dei dubbi effettivi che il neonato non stia assumendo abbastanza cibo, per evitare ansie e stress inutili che questo metodo può far scaturire nei genitori. Si effettua con la bilancia pesa neonato ed è consigliato pesare il bambino con i vestiti addosso per evitare di innervosirlo; affinché i valori siano realistici, la doppia pesata andrebbe fatta per una giornata intera monitorando ogni singola poppata e calcolando l’assunzione media di latte, in quanto ogni poppata è differente: infatti, non cambia solo la quantità di latte assunta dal neonato ma anche la quantità e la qualità di latte (più o meno grasso) prodotto dalla madre stessa.
Come influiscono le tipologie di allattamento nella doppia pesata
L’allattamento al seno da i risultati più veritieri se si ricorre alla doppia pesata, in quanto non si può decidere la quantità di latte assunta dal neonato, mentre se si usa il latte artificiale, è facile tenere monitorata la quantità bevuta dal piccolo grazie al misurino presente sui biberon. Un’altra variante in cui può risultare utile è quella dell’allattamento misto: monitorando il peso prima e dopo la poppata, si può avere un’idea più precisa di quanto latte artificiale alternare a quello materno, mantenendo in questo modo l’alimentazione un po’ più equilibrata.
L’effettiva validità della doppia pesata
Abbiamo accennato al fatto che tale metodo fosse particolarmente in voga in passato mentre al giorno d’oggi viene considerato superfluo: non solo i bambini si innervosiscono facilmente se posti in continuazione sulla bilancia ma i valori delle poppate, cambiando in continuazione, non sono mai del tutto affidabili.
Per sapere se il bambino ha fame, se si sta nutrendo a sufficienza e se sta mangiando nel modo corretto, conviene molto di più affidarsi ai suoi “segnali”, che ci fanno capire le sue reali esigenze. E, in caso di dubbi sul peso e sulla crescita, conviene rivolgersi sempre al pediatra ed effettuare dei controlli periodici.
I contro della doppia pesata
“Quanto pesa?” “Ha mangiato?” “Gli/Le dai abbastanza latte?” Sono domande che una mamma si sente rivolgere fin da subito e che rischiano di insinuare in lei il dubbio che il neonato non sia crescendo bene, o quanto dovrebbe. Ecco dunque che i neogenitori diventano “schiavi” della bilancia, sono stressati da ogni minima variazioni del peso e si rivolgono al pediatra per qualsiasi dato.
Tale ansia è assolutamente superflua: come evidenziato nel paragrafo precedente, le variabili sono troppe per considerare la doppia pesata un metodo effettivo del controllo del peso. L’unico modo per essere sicuri delle necessità del piccolo è ascoltare i suoi segnali ed effettuare delle pesate regolari, proprio dal pediatra, che però non devono trasformarsi in una fonte di preoccupazione. Si consiglia piuttosto di pesare il bambino (nei primi 12 mesi di vita) una volta a settimana, sempre alla stessa ora e usando sempre la stessa bilancia (si può in caso “affittare” lo slot in farmacia) e tenendo nota delle variazioni di peso da portare poi al pediatra durante le visite di controllo. In questo modo, neonato e genitori vivranno con serenità il momento dell’allattamento ed eviteranno un esaurimento nervoso del tutto inutile.