Tutti siamo inevitabilmente attratti dalla musica: lo sviluppo della nostra consapevolezza e delle nostre passioni va di pari passo con il capire quali sono i generi e i suoni che più ci piacciono, portandoci in alcuni casi a metterci alla prova in primis con attività come il canto e lo studio di un determinato strumento.
Anche i neonati adorano la musica: basti pensare al fatto che sono rassicurati dalle voci dei genitori addirittura mentre sono ancora nel grembo materno, e che è comune poi distrarli e intrattenerli mentre sono piccoli con giochi sonori, canzoni o filastrocche ritmiche. L’amore per la musica sembra essere dunque innato, ma quali sono i passaggi e i giochi consigliati per sostenere e accrescere questo sentimento durante l’infanzia?
Come avvicinare i più piccoli alla musica
Gli strumenti fondamentali per avvicinare i bambini ai giocattoli musicali (come a qualsivoglia altra attività) sono il supporto e la motivazione, che coinvolge prima i soli genitori e poi, man mano che questa passione va definendosi, gli insegnanti o gli istruttori: in questo modo, ad ogni stadio della crescita corrisponderà un’adeguata e solida proposta educativa. Ecco dunque che, prima dei 3 anni, i genitori dovrebbero far ascoltare al bambino non solo le cosiddette canzoni per bambini, ma anche della vera e propria musica di generi differenti, dalla classica alla jazz, per scoprire in che modo reagisce a questi suoni e quali sembrano attrarre maggiormente la sua attenzione.
Non si può pretendere di fargli ascoltare un’intera Sinfonia di Beethoven ovviamente: si tratta di offrigli dei piccoli assaggi durante i vari momenti e attività della giornata affinché consolidino il loro primo rapporto con la musica.
Sono sempre utili filastrocche e racconti, magari ritmate e cantate dai genitori: se il bambino infatti riconosce che i genitori stessi sono amanti dalla musica, si sentirà ancora più incuriosito a scoprirla e ad apprezzarla. Non a caso, sono diversi i musicisti pedagogisti che hanno sottolineato l’importanza della musica come strumento espressivo e comunicativo tra genitori e figli. Se poi crescendo il piccolo esprime un interesse reale per la musica, i genitori devono assecondare le sue preferenze (e non imporre uno strumento rispetto ad un altro ad esempio, ma lasciandogli il tempo di sperimentare per capire quale sia il suo preferito) e scegliere un percorso formativo musicale competente, che preveda diversi corsi in base alla fascia d’età e che utilizzi delle precise metodologie didattiche pensate per i più piccoli. Più infatti il bambino si sentirà stimolato e appagato dal proprio percorso, più si consoliderà il suo amore per la musica.
I giochi musicali per i neonati
Per i neonati ogni suono e rumore è musica, e per questo motivo sono inevitabilmente attratti da elementi come la risata dei genitori, il ronzio degli elettrodomestici, le ninne nanne e, soprattutto, da tutto ciò che si può scuotere, sbattere e utilizzare producendo dei suoni. Non a caso, tra i giochi più apprezzati per i neonati ci sono i carillon e i sonagli che, oltretutto, allenano i loro sensi e la loro curiosità: la musica infatti aiuta ad allenare le funzioni del sistema nervoso, e per questo motivo i bambini stimolati all’ascolto sono conseguentemente stimolati all’apprendimento. A quest’età, sono consigliati quei giochi musicali che richiedono dei gesti semplici, da poter afferrare e agitare con facilità: oltre ai sonagli, sono ottimi i mini-tamburi o i baby xilofoni, come quello proposto da Vitamina G Smart Fuel, che stimola udito, vista e tatto grazie non solo al suono emesso, ma anche alla diversa colorazione dei tasti.
Come scegliere un gioco musicale per bimbi piccoli
Un gioco musicale deve essere non solo coinvolgente da utilizzare, ma anche bello da vedere: via libera dunque a tutte le proposte colorate che attraggono l’occhio e incuriosiscono i più piccoli! Deve essere poi pensato per l’età e le capacità del bambino, permettendogli di utilizzarlo senza difficoltà e di imparare divertendosi. Ben vengano dunque tutti gli strumenti formato baby (come la chitarra e la trombetta di Vitamina G Smart Fuel) che offrono un repertorio di suoni che si possono riprodurre in automatico, oltre a “suonare” in autonomia. E per i più grandi invece? Ottime le tastiere dance e funk di Factory Sound, che consentono anche di registrare e riascoltare le proprie performance!