Si sa, trovare giochi adatti ai bambini e, a volte, anche ai ragazzi più grandi, è un’impresa complicata. Prima che compiano 3 o 4 anni, infatti, basta portarli a fare una passeggiata al parco e i piccoli rimangono incantati e intrattenuti per ore.
Tuttavia, più crescono e meno hanno voglia di giocare con gli adulti, perché hanno i loro passatempi, i loro giocattoli, i loro amichetti. Ma nell’età di mezzo, tra i 4 e gli 8 anni, farli divertire è ancora compito dei grandi di casa. Quando la stagione è favorevole e non fa troppo caldo, non c’è nulla di meglio che far giocare i bambini all’aperto, escogitando passatempi che includano giochi di gruppo: dividere i piccoli in squadre, giocare un po’ con la loro competitività e farli divertire per ore intere. Quello che si rivela spesso utile, appunto, è un oggetto semplice come una palla. Esistono, infatti, tantissimi di giochi – alcuni più conosciuti, altri meno – che è possibile proporre ai piccolini.
I giochi con il pallone
Per i bimbi più piccoli, uno dei giochi con la palla più divertenti è il famoso “Palla a muro”, in cui basta tirare la palla contro un muro per poi riprenderla e continuare così, con il muro come “avversario”. Per i bambini più grandi, un gioco adorato sin da tempi antichi è il cosiddetto “Sette si schiaccia”: si tratta di un gioco “preso in prestito” dalle scuole di pallavolo, che lo utilizzano per insegnare ai giocatori i fondamentali, come mantenere la concentrazione e dosare bene la forza del tiro. In questo gioco, ci si dispone in cerchio e ci si deve passare la palla palleggiando; il primo che batte deve dire “Uno” e poi il gioco prosegue fino a sette passaggi, che verranno contati solo mentalmente dai giocatori. Arrivati al sette, il giocatore a cui tocca schiacciare deve provare a colpire un avversario, che invece dovrà schivare la palla (attenzione, proibito schiacciare sull’alzatore!).
Quali giochi è possibile fare con gli amichetti
I giochi di squadra con la palla sono storicamente i preferiti da grandi e piccini. Tra questi:
- Palla prigioniera: un gioco senza tempo, tramandato di generazione in generazione, in cui i partecipanti vengono divisi in due squadre, il campo viene diviso a metà, e in fondo ai campi vanno collocate delle “prigioni”. L’obiettivo del gioco è quello di catturare gli avversari colpendoli con la palla ma solo con un tiro diretto (senza farla rimbalzare a terra). L’avversario potrà salvarsi se riesce ad afferrare la palla al volo e, in quel caso, finirà “in prigione” il bambino che avrà fallito il colpo. Per liberarsi dalla prigione si devono ricevere passaggi dai propri compagni oppure catturare delle palle che arrivano nella prigione e provare a colpire un avversario nell’altro campo.
- Palla avvelenata: uno dei giochi più antichi che esistano, in cui si parte facendo il tocco per estrarre il battitore mentre gli altri giocatori si sparpagliano nei dintorni. Il battitore da il via al gioco lanciando la palla contro un muro e dicendo “Chiamo…” per pronunciare il nome di un bambino. A questo punto tutti cominciano a scappare mentre il bambino che è stato chiamato corre a recuperare la palla. Quando l’ha presa, grida “STOP” e i giocatori si fermano come delle statue. Il giocatore con la palla deve fare tre passi e poi provare a colpire con la palla un bambino che può, a sua volta, respingerla con mani o prenderla al volo, ma comunque rimanendo immobile nella sua posizione. Il bambino che è stato chiamato viene eliminato se non riesce a respingere la palla e il battitore può dare inizio a un nuovo turno, se invece la palla viene respinta e finisce in mezzo tutti i bambini possono cominciare a correre per prenderla e diventare battitori. Infine, se il battitore fallisce il lancio e non riesce a colpire il bambino, viene eliminato dal gioco.
Alcuni giochi che in pochi conoscono
In pochi forse conoscono due bellissimi giochi dalla nomenclatura “animalesca”: “Palla vipera” e “Torello”. In “Palla vipera”, i bambini si posizionano seduti in cerchio e devono passarsi la palla tra loro; i partecipanti possono respingere la palla soltanto con le mani, e se vengono toccati su altre parti del corpo vengono eliminati. In “Torello”, tutti i giocatori si dispongono in cerchio e al centro si sistema il giocatore che “sta sotto”. I giocatori in cerchio si passano la palla e il bambino che sta in al centro deve provare a intercettarla: se ci riesce, chi ha fallito il passaggio finisce al centro, sostituendo quello che c’era prima, e così via.