È difficile risalire a una data o periodo esatto in cui collocare la “scoperta del gioco”. Giocare è un’attività tanto istintiva e spontanea che probabilmente è sempre esistita.
Oggi i bambini possono scegliere tra un’infinità di giochi e giocattoli, grazie poi ai vari dispositivi elettronici e a internet, l’esperienza di gioco è totalmente cambiata rispetto alle generazioni a cui appartengono i loro genitori e i loro nonni.
Ma se tornassimo ancora più indietro nel tempo, come si divertivano piccoli e grandi ai tempi dell’Antica Roma e dell’affascinante Antico Egitto?
I giochi antichi dell’Antica Roma
Grazie ai numerosi scavi archeologici, è oggi possibile conoscere come e con quali giochi e giocattoli i bambini romani si intrattenevano durante la loro infanzia.
Diversamente da quanto si possa credere, anche ai tempi dello storico Impero Romano i bimbi si divertivano in attività ludiche piuttosto simili a quelle con cui intere generazioni d’oggi son cresciute e stanno crescendo.
Il gioco del nascondino o del tiro alla fune, sono solo alcuni dei tanti esempi che potremmo considerare, in quest’articolo vogliamo però soffermarci su quelli che son stati i giochi più diffusi fra i bambini e i grandi romani.
Le Tabulae Lusoriae

Le Tabulae Lusoriae (tabelloni di gioco) possono essere comparate agli attuali giochi da tavola.
Ovviamente all’epoca dei romani non esistevano le tavolette di cartone o di plastica con cui comunemente giochiamo oggi, motivo per cui, le Tabulae Lusoriae venivano realizzate attraverso incisioni su pietra di schemi più o meno elaborati.
Non è difficile avventurarsi in giardini, parchi o monumenti romani (Basilica Iulia del Foro Romano) e trovare di queste incisioni sparse un po’ ovunque.
Questi giochi erano per lo più praticati in pubblico e in contesti sociali, da cui erano esclusi molto spesso i minori perché considerati dei veri e propri giochi d’azzardo.
Fra le varianti di gioco più diffuse vi era il gioco dei dadi o il gioco delle parole.
Il gioco delle noci
Uno dei giochi maggiormente diffusi in epoca romana è probabilmente quello delle noci, basato sulla concentrazione e sul senso di coordinamento. Questo particolare gioco può essere equiparato alle moderne biglie di vetro, solamente che all’epoca si utilizzavano le noci.
Andiamo a capire le regole di questo gioco!
Quando cominciava una partita si andava a costituire delle strutture triangolari con tre noci e si cercava di completare la piramide facendo cadere, da diverse altezze o punti, una quarta noce a completamento della piramide stessa.
Un’altra variante di questo gioco, era rappresentata dal lancio delle noci dentro un vasetto o anfora collocati a una certa distanza, nel tentativo di centrare l’obiettivo per concludere la partita!
Il gioco della mosca cieca
Ebbene sì, il gioco della mosca cieca era già conosciuto e giocato anche dagli antichi romani. Il gioco aveva poche regole e consisteva nel bendare un ragazzo e iniziare a farlo girare su se stesso, facendogli perdere il senso dell’orientamento.
Mentre il ragazzo ruotava, doveva ripetere ad alta voce la frase “andrò a caccia della mosca di bronzo”, i suoi amici invece gli dovevano rispondere “la cercherai ma non la prenderai”, dandogli contemporaneamente delle leggere spinte.
Il gioco si concludeva solamente nel momento in cui il giocatore bendato riusciva a catturare uno di loro che rappresentava, appunto, la mosca di bronzo.
Il gioco della trottola
Tra i giochi antichi che forse ancora in tanti conoscono o hanno conosciuto da bambini, è quello della trottola.
Si tratta di un piccolo giocattolo interamente realizzato in legno a cui viene avvolta una piccola corda o spago lungo buona parte della sua superficie.
Il giocatore, con forza e rapidità, deve liberare la trottola dalla fune affinché questa possa iniziare a roteare vorticosamente. Molto spesso, si dava inizio a delle vere e proprie “lotte” fra trottole in cui vinceva la partita solo quando smetteva di girare per ultima.
I giochi dell’Antico Egitto: i giochi egizi
Proprio come i romani, anche la società egiziana era particolarmente amante dei giochi, soprattutto dei giochi da tavolo. Grazie ai numerosi dipinti e ai diversi ritrovamenti nei siti archeologici egizi è possibile ricostruire e conoscere i giochi o giocattoli più diffusi nell’antico Egitto.
Senet

Il Senet è stato il gioco più amato e diffuso nell’antico Egitto in tutte le classi sociali, tanto da avergli conferito anche un qualche significato religioso ed essere considerato un vero e proprio gioco “nazionale”.
Questa particolare tavoletta a forma rettangolare con diverse caselle era sostanzialmente un gioco di velocità fra due sfidanti, in cui ognuno dei due disponeva di 7 pedine di colore bianco o nero.
Lo scopo del gioco era quello di completare le 30 caselle del percorso, suddivise in 10 caselle per 3 file, in maniera sequenziale, cioè dalla 1 alla 10, dalla 11 alla 20 ed infine dalla 21 alla 30.
All’inizio del gioco, le pedine venivano disposte in modo alternato dalla casella 1 alla 10. Per muovere le pedine, i giocatori erano in possesso di 4 tessere con una faccia bianca ed una nera, in alternativa potevano utilizzare dei bastoncini.
Il gioco era però reso più difficile da alcune regole:
- se una pedina capitava su una casella già occupata doveva retrocedere alla prima posizione libera;
- se due o tre pedine dello stesso colore si trovavano in fila non potevano essere scavalcate da quelle dell’avversario;
- se una pedina capitava nella casella 27 contrassegnata dal geroglifico “casa dell’acqua”, essa retrocedeva sino alla casella 1 o sulla successiva casella disponibile.
Il gioco del serpente – Mehen
Il gioco del serpente (Mehen) fa parte dei tanti giochi da tavolo diffusi nell’antico Egitto. È simile al moderno gioco dell’oca e il suo nome è dovuto al fatto che le caselle erano disposte secondo la forma di un serpente arrotolato.
Si giocava con dadi e pedine per poter ripercorrere tutto il percorso delle caselle ma, a differenza del Senet, non si hanno notizie o reperti sufficienti per ricostruire le regole esatte del gioco.
I giochi egiziani domestici
Oltre ai classici giochi da tavola, nell’antico Egitto erano molto diffusi anche altri piccoli e semplici giochi domestici. I bambini erano molto abili nella costruzione di giocattoli quali trottole, barchette, bambolotti e animali e mobiletti realizzati col fango.
I piccoli egiziani si divertivano a giocare a palla con dei palloni realizzati in papiro, tela o cuoio e riempiti con paglia o corde. Le bambine amavano dedicarsi al ballo, mentre i bambini si dilettavano in giochi di equilibrio, arrampicandosi o camminando sui tavoli.