Chi non si è mai cimentato almeno una volta nell’arte degli origami?! Queste piccole “sculture” di carta, di origine giapponese, sono un passatempo senza tempo e molto creativo, che coinvolge grandi e piccoli. Ecco cosa sapere sulla loro storia e qualche idea originale da realizzare con i vostri bambini!
L’origine degli origami
Non si sa con esattezza in che momento sono stati inventati gli origami (il cui nome in Giapponese significa “ori”: piegare e “kami”: carta); sicuramente, si può associare la loro creazione al momento in cui venne “scoperta” la carta in Cina, ossia il 103 d.C. Questo perché altri materiali, come papiro e pergamena, sono troppo fragili per essere utilizzati negli origami. Anche la piegatura della carta si può supporre che sia stata un’attività portata dai cinesi, ma è il Giappone che ha elevato questa attività rendendola arte per mezzo della creazione degli origami.
I primi, conosciuti come go-hei, apparvero intorno al IX secolo d.C., ed erano delle strisce di carta bianca piegate a zig-zag utilizzate per celebrare i riti religiosi nei templi Shinto. La carta, considerata un materiale nobile, acquisì un ulteriore prestigio con l’associazione alla sfera religiosa, tant’è che proprio i sacerdoti shintoisti furioso i primi a dedicarsi alle complesse regole dell’Orikota, le figure di carta piegata. Vennero poi introdotti nelle cerimonie nuziali e, nel corso dei secoli, gli origami divennero una pratica comune con scopi diversi, come contenitori per le erbe medicinali o per piccoli oggetti ad esempio.
Tutt’oggi in Giappone, è tradizione tramandare l’arte dell’origami di generazione in generazione, e vengono utilizzati sia con uno scopo pratico che per puro gusto estetico: ne esistono infatti infiniti modelli, piccoli, grandi, semplici, complessi, che soddisfano ogni tipo di creatività ed esigenza. In Europa invece, gli origami arrivarono intorno al 1860: tuttavia, pur essendo considerati un passatempo divertente, non hanno mai raggiunto la stessa fama che hanno invece consolidato in Giappone.
Gli origami per bambini
A metà ‘900, il pedagogo tedesco Friedrich Froebel riconobbe agli origami numerosi benefici pedagogici per la crescita del bambino: la sua teoria si incentrato sul fatto che i prodotti dell’attività umana sono frutto di trasformazioni continue della materia e che, grazie alle nostre abilità tecniche e mentali, consegue naturalmente uno sviluppo: secondo tale presupposto, è comprensibile capire per quale motivo Froebel promuovesse gli origami come strumento educativo infantile.
Tutte le attività manuali infatti, sono da sempre indicate per la crescita del bambino: di conseguenza, perché non provare a proporre gli origami ai vostri figli? Non fatevi bloccare dal pensiero che siano difficili: esistono infatti numerosi modelli semplici, che prevedono un numero ridotto di piegature per ottenere forme diverse. Se poi i piccoli si dimostrano entusiasti, si può man mano proporre loro dei soggetti sempre più difficili e precisi, sviluppando le loro abilità motorie, la coordinazione occhio-mano, la concentrazione, la precisione e la logica. Infine, è un’attività fantasiosa, economica e divertente da fare anche insieme!
Alcuni origami facili da fare assieme ai propri bambini
L’origami più famoso e facile al mondo è indubbiamente la barchetta; per i bambini poi, sono consigliate le forme animali come gatto, cane, pesce e coniglio, che prevedono pochi passaggi. Altro modello realizzabile in modo semplice è il cuore e, ancora, il fiore. Il nostro consiglio? Scegliete tipologie di carta liscia, leggera ma resistente, optando per le tipologie specifiche di carta da origami che si trovano facilmente in commercio, anche online. E, soprattutto, sbizzarritevi tra colori, fantasie e motivi, per rendere i vostri origami fantasiosi, divertenti e coinvolgenti anche una volta realizzati! Perché infatti non decorare camera dei bambini con gli origami?