L’inserimento all’asilo nido è un percorso che non riguarda solo il bambino, direttamente coinvolto nel processo, ma tutta la famiglia, che si ritrova ad affrontare una routine diversa e l’idea che il proprio figlio venga affidato ad altre persone.
Ansia e paura sono sentimenti comprensibili di fronte a questo cambiamento, ma ci sono dei consigli che possono tornare utili ai genitori per un buon inserimento.
Il giusto momento
In primis, bisogna sapere che non esiste un momento “perfetto” in cui inserire il bambino all’asilo nido: gli esperti tuttavia consigliano intorno ai 7/8 mesi e, in ogni caso, prima del compimento del nono mese, per evitare che il piccolo viva il momento del distacco in modo traumatico. Infatti, al nono mese di età, il bimbo riconosce chi lo accudisce, ed è molto meno facile per i genitori abituarlo a stare con estranei.
Fiducia negli educatori
È fondamentale avere fin da subito fiducia negli educatori, ascoltandoli, scambiandosi informazioni e dubbi, senza mostrarsi reticenti o insofferenti ai loro consigli, e sviluppando di conseguenza un’educazione unica per i bambini. Inoltre, far sentire i figli coinvolti anche mentre sono a casa, chiedendo loro cosa hanno fatto durante il giorno e cosa li ha stimolati maggiormente, contribuisce allo svolgimento pacifico del processo: in questo modo, casa e asilo nido sembreranno l’uno il prolungamento dell’altro, un unico luogo in cui farli sentire protetti e sereni.
Non esagerare con i cambiamenti
Bisogna saper dare il giusto peso a questa fase, evitando di introdurre ulteriori cambiamenti importanti nella vita del bambino (come un trasloco, togliere il ciuccio o il pannolino), per non stravolgere la costruzione del suo nuovo equilibrio. Vanno evitati anche i paragoni con altri bambini, con fratelli o sorelle, lasciandogli il tempo di ambientarsi a modo suo, senza forzarlo o mettergli fretta, ed evitare sempre l’utilizzo di frasi con intento punitivo come “Se ti comporti male ti porto all’asilo nido”, per non accrescere in lui la paura e l’agitazione verso l’ambiente.
Dialogo positivo
È essenziale mantenere sempre un dialogo con il bambino prima dell’inserimento, spiegando a cosa andrà incontro (descrivendo i possibili giochi, citando i nomi delle educatrici e illustrando l’ambiente) e poi, giorno dopo giorno, dimostragli che, anche se i genitori saranno lontani per qualche ora, torneranno a prenderlo: se al mattino dovesse piangere, bisogna lasciarlo alle attenzioni delle educatrici e non mostrarsi deboli, salutandolo in modo affettuoso ma nella norma, per fargli capire che va tutto bene, e che mentre si è al lavoro, lui sarà intento a divertirsi con gli amici e gli educatori. L’ansia da separazione e le emozioni negative potrebbero influenzare l’inserimento: di conseguenza, mostrarsi positivi quando si parla con lui o davanti a lui dell’asilo è importantissimo per permettere un inserimento più semplice.
Sicurezza in sé
Per favorire una buona riuscita dell’inserimento, può essere utile concedere al bambino di portarsi da casa un oggetto o un giocattolo, che lo aiuti a superare il distacco dall’ambiente familiare, mentre per infondergli ancor più sicurezza, è importante trascorrere del tempo insieme a lui dopo l’asilo, giocandoci insieme (per stimolare con l’occasione anche la socializzazione con gli altri bambini), e confermandogli così che l’amore nei suoi confronti non è alterato, ma che sta semplicemente crescendo e cambiando, proprio come lui.